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IL TELERISCALDAMENTO

Si intende generalmente con il termine “Teleriscaldamento” un sistema complesso caratterizzato da un fluido termovettore (in genere acqua calda) che viene distribuito a partire da un punto di produzione (la centrale) ad una pluralità di utilizzatori finali (utenti), tramite una rete di tubazioni e sistemi di pompaggio, presenti su un territorio anche vasto, sia di proprietà privata sia di proprietà pubblica.

Il Teleriscaldamento di Santa Fiora


La Toscana e’ la principale regione italiana che sfrutta la fonte geotermica per la produzione di energia elettrica ed il relativo ciclo produttivo prevede che il vapore estratto dal sottosuolo – dopo essere stato sfruttato dalle apposite turbine per produrre energia elettrica – abbia ancora grosse capacità energetiche prima di essere reinserito nel sottosuolo.

Il teleriscaldamento e’ una forma di distribuzione dell’energia termica indipendente dal tipo di combustibile utilizzato nella centrale; sfruttare quindi come forma di combustibile la capacità energetica presente nel vapore residuo risulta essere una scelta assolutamente in linea con una politica ambientale che preveda l’uso razionale di fonti energetiche rinnovabili, quale appunto e’ la geotermia.

Il territorio comunale di Santa Fiora ha già dimostrato di avere una grande ricchezza nel proprio sottosuolo (vedasi la centrale geotermica di ENEL GREEN POWER realizzata a Bagnore) e pertanto Amiata Energia si e’ inserita all’interno di questo processo acquisendo da EGP parte del vapore ritenuto non più idoneo alla produzione di energia elettrica per utilizzarlo come fonte primaria in ingresso della propria centrale di produzione del calore (situata a Bagnore in prossimità della centrale geotermica di EGP) ottenendo quindi acqua calda ad oltre 90 °C ovvero quindi una fonte di energia pienamente utilizzabile per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria ed assolutamente non inquinante.

L’impianto realizzato da Amiata Energia prevede la presenza di n.2 scambiatori vapore-acqua aventi potenza nominale di 8,6MW ognuno; l’acqua calda in uscita dagli scambiatori viene spinta da una stazione di pompaggio – nonche’ da 8 sottostazioni di scambio – lungo i circa 40 km di tubazioni complessivamente presenti nell’ambito territoriale del Comune di Santa Fiora.

Il sistema è stato progettato per far fronte alle esigenze di riscaldamento e di acqua calda sanitaria di tutti gli utenti presenti sul territorio comunale raggiungibili dalle tubazioni attualmente presenti o comunque ulteriormente sviluppabili.  La particolare dislocazione territoriale delle varie frazioni (Santa Fiora, Bagnore, Bagnolo, Marroneto) ha fatto sì che venisse realizzata una linea primaria (da Bagnore fino a Bagnolo) sulla quale attualmente sono allacciati circa il 40% delle utenze mentre il restante 60% degli utenti risulta allacciato sui circuiti secondari che derivano dalle 8 sottostazioni di scambio.

In prossimità delle singole utenze si diramano ulteriori rami di tubazioni che trasportano il fluido termovettore fino al terminale finale della rete di teleriscaldamento (punto di allaccio) che consiste in una cassetta d’utenza o in un pozzetto d’utenza, dotati di valvole intercettatrici, per lo più situati al confine della proprietà privata.

L’insieme delle tubazioni e delle apparecchiature – a partire dalle centrali di scambio e di pompaggio  fino al punto di allaccio – sono parte integrante della rete di teleriscaldamento e sono di proprietà della Società Amiata Energia che pertanto ha l’obbligo di provvedere al loro mantenimento in perfetto stato manutentivo e di funzionalità.

Per poter usufruire quindi del servizio di teleriscaldamento, un utente deve aver cura di far realizzare a ditta specializzata la parte di impianto interna; in genere occorre prevedere una tubazione che parte dal punto di allaccio designato ed arrivi all’interno dell’edificio da riscaldare dove generalmente viene posizionato uno scambiatore di idonea potenzialità e relativi organi di intercettazione, regolazione, misura e controllo. Amiata Energia ha l’obbligo di verificare, prima di poterne consentire l’utilizzo, che tale parte di impianto venga realizzata secondo la regola dell’arte e nel rispetto delle specifiche normative tecniche vigenti.

Una volta che l’impianto viene autorizzato all’uso, ogni singolo utente deve provvedere al mantenimento in perfetto stato manutentivo e di funzionalità dell’insieme delle proprie apparecchiature e linee di distribuzione come previsto dalla regolamentazione specifica in essere nella Regione Toscana.






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